Collezione botanica del parco comunale

Ultima modifica 3 maggio 2023

 Pannello

Legenda

  1. Rosa "La Sevillana" (Rosa X Hybrida)

Rosa

Le rose presenti nel Parco, rappresentano il forte ed indissolubile legame tra la Città di Parabita e la Madonna della Coltura.
Rosa paesaggistica, molto vigorosa, forma un cespuglio dalla forma equilibrata e dal portamento eretto che raggiunge un'altezza tra 80 e 120 cm ed una larghezza di 60-80 cm.
Il fogliame di un verde molto scuro e brillante con forti sfumature di rosso bronzo sui giovani germogli, diventa uno sfondo perfetto per le rose dal colore rosso vermiglio, che sbocciano abbondantemente in maniera continua, raggruppate in mazzetti da 5 a 20 rose, ognuna con 4-8 petali e diametro di 6-8 cm.
Le rose presenti in questo Parco, frutto di un nuovo ibrido, hanno la peculiarità di essere prive di spine.
La rosa simbolo di sapienza nella Bibbia (Siracide 24, 1-14) è diventato il più importante simbolo di fioritura spirituale per l'uomo e della sua comunione con le piaghe della Passione di Cristo. Inoltre, sono simbolo delle lingue di fuoco con cui lo Spirito Santo si manifestò agli apostoli.
Nella mitologia greca, la rosa è consacrata ad Afrodite, la dea greca dell'amore, del vincolo matrimoniale e della fertilità.

2. Acero Saccarino (Acer Saccharinum L.)

Acero saccarino

La Pianta è a foglia caduca, con chioma irregolare molto alta ed espansa nella parte alta, a forma di cono rovesciato.
La foglia semplice con lamina palmata, profondamente incisa con cinque lobi, ad apice pronunciato ed appuntito e margine dentato, con alcuni denti così pronunciati da sembrare a volte lobati.
Le foglie di colore verde chiaro nella pagina superiore e grigio-argenteo in quella inferiore, in autunno hanno intense sfumature cromatiche giallo-arancio o rosso-brunastro.
Una fiaba ungherese narra che sul terreno dove una principessa era stata sepolta dal suo assassino, nacque un acero che servi ad un pastore per
fabbricare un flauto magico se ad un certo momento cominciò a suonare rilevando l'autore del delitto.
In Canada esso simboleggia l'amicizia eterna, il sostegno, la comprensione e la lealtà.

3. Canfora (Cinnamomum camphora L.)

Canfora

Grande albero sempreverde che può vivere per centinaia anni. Il fusto può raggiungere notevoli altezze, le foglie sono lanceolate, coriacee, spesse, persistenti e i suoi fiori sono bianchi.
È una pianta molto popolare in Occidente e da essa, con un complesso procedimento che comincia con la distillazione del legno, si estrae la canfora, una sostanza cristallina bianca, traslucida, dal caratteristico odore penetrante e pungente, che viene impiegata come potente antitarmico e per la preparazione della celluloide.
La canfora viene consigliata per le sue proprietà antisettiche, ha un'azione eccitante ma ad alte dosi, ha un'azione depressiva e sul cuore malato, agisce aumentando il numero delle pulsazioni, pertanto si usa iniettarla sotto cute sotto forma di olio canforato.
Nella Bibbia, Mosè ordina di prendere anche la canfora per fare l'olio santo col quale ungere e consacrare l'Arca della testimonianza, la mensa con i suoi vasi, il candelabro d'oro, l'altare dei timiati e quello degli olocausti con tutti gli utensili che servivano ai sacerdoti celebranti, Aronne
ed i figli.
Con la canfora si profumavano i letti, gli abiti ed erano imbalsamati i cadaveri dei Faraoni.
Ancora nella Bibbia, a proposito della caduta di Babilonia, si lamenta la mancanza di commercio di materie preziose tra le quali proprio la canfora.

4. Spina di Gerusalemme (Parkinsonia Aculeata L.)

Spina di Gerusalemme

È una pianta a chioma leggera, composta da verdi ramoscelli pendenti, ha l'aspetto di un etereo piumaggio che avvolge il tronco breve, soffuso del giallo dei fiori, prodotti in estate in quantità e per un lungo periodo richiamano a frotte api ed insetti attirati da un lieve profumo di miele.
La specie è, come dice il termine specifico "aculeata"; da ogni nodo di rametti partono 2 o 4 foglie e sempre una spina solida e robusta che ne giustifica il nome inglese di "spina di Gerusalemme"

5.  Albero di giuda (Cercis Siliquastrum L.)

Albero di Giuda

La pianta, a foglia caduca, ha chioma globosa, ben sviluppata e piuttosto espansa.
In tarda primavera, i rami spogli sono ricoperti di fiori color magenta simili a piselli, seguiti da bellissime foglie a forma di cuore che diventano giallo crema prima di cadere in autunno.
Il legno rossastro, con venature brune è apprezzato per la sua solidità ed è utilizzato in piccoli lavori di artigianato.
Si favoleggia che sia l'albero su cui si è impiccato l'apostolo traditore ed al suo tronco, leggermente contorto, si attribuisce quell'episodio. I fiori rappresenterebbero le lacrime di Cristo ed il loro colore la vergogna per la perfidia di Giuda.

6. Bignomia Gialla (Tecoma stans)

Bignomia gialla

Sempreverde, con portamento cespuglioso molto decorativo specialmente quando la pianta si riempie, sulle gemme terminali, di tanti fiori profumati, di colore giallo brillante che virano verso l'ocra, con forma tubolare e riuniti in infiorescenze a grappolo, a fioritura scalare che li rendono ancora più vistosi.
La foglia, composta, formata da un picciolo con 5 foglioline, due paia laterali ed una apicale, è di un verde intenso brillante e viene mantenuta anche durante la stagione invernale se le temperature non sono troppo rigide.
La bignonia viene coltivata accanto alle porte delle case ed è considerata propiziatrice di fortuna.
Una leggenda moderna fa della bignonia una pianta sacra al sole e rappresenta la vita felice nella luce e regalare un ramo di bignonia significa augurare una inattesa fortuna.

7. Magnolia (Magnolia grandiflora L.)

Magnolia

La pianta sempreverde ha foglie semplici e bifacciali, di forma ovata o ellittica e margine intero. La pagina superiore è molto lucida, liscia e di colore verde intenso e si differenzia da quella inferiore di color ruggine o bruno e pubescente.
Ha tronco dritto e regolare, la cui robustezza conferisce solidità alla pianta. I fiori molto grandi e di colore bianco, emanano un forte e gradevole profumo, hanno forma a calice con sei petali.
Presenta una infruttescenza conica a forma di pigna in cui sono presenti i veri frutti rappresentati da acheni rossastri. Nel linguaggio dei fiori, è simbolo di candore, di dignità e perseveranza ma anche di nobiltà e bellezza superba.

8. Carrubo (Ceratonia siliqua L.)

Carrubo

Pianta impiegata a scopo ornamentale in giardini e viali di areali mediterranei come ombreggiante con chioma molto sviluppata, fitta ed espansa, ha legno rossastro particolarmente apprezzato in falegnameria.
I semi del frutto, detti carati, sono di grandezza e peso uniformi, usati nel passato come unità di peso nel commercio di pietre preziose ed in particolare come unità di misura del titolo dell'oro che esprimeva il numero di parti d'oro puro su un totale di 24 parti di metallo; l'oro più puro è quindi il 24 carati.
In Asia Minore e in Siria era posto sotto la protezione di San Giorgio, ancora oggi molte cappelline dedicate al Santo sono ombreggiate
da carrubi.

9. Cedro Deodara (Cedrus deodara G. Don.)

Cedro deodara

La pianta, con portamento conico piramidale, tende ad allargarsi e ad espandersi negli anni. Ha fusto dritto e ramificato fin dalla base e con vegetazione molto compatta. L'apice si mantiene abbastanza pronunciato e diviene tipicamente pendulo, cosi come tutti i germogli delle varie ramificazioni (carattere distintivo della specie).
Le foglie persistenti e aghiformi, sono riunite in fascetti di 20-35 aghi. È considerato simbolo di fertilità ma anche di durevolezza.
Viene utilizzato, per il suo legno profumato, per edificare templi e palazzi; lo si usa anche per fare
traversine ferroviarie e ponti. Nella Bibbia esso rappresenta l'albero della conoscenza.

10. Jacaranda (Jacaranda mimosifolia)

Jakaranda

Molto diffusa negli areali mediterranei a scopo ornamentale e paesaggistico, ha chioma globosa ed espansa, ha fusto diritto, con corteccia ruvida e
grigio-brunastra.
Le foglie caduche, opposte, composte di tipo bipennato formate da 12-16 paia di foglie (pinne) ognuna delle quali è costituita da 12-14 paia di sottili foglioline lanceolate, soffici e piumose, di colore verde chiaro.
I fiori ermafroditi tubolosi di colore azzurro-violetto, sono riuniti in grandi pannocchie terminali, in numero di 40-50, lunghe 15-20 centimetri.
Il frutto è rappresentato da una tipica capsula a forma di "medaglione" lunga 6-8 centimetri.
Leggende narrano che se un petalo di Jacaranda, cadendo, si appoggia sulla testa, allora si avrà fortuna, infatti è simbolo di saggezza, di rinascita,
di ricchezza e di buona fortuna.

11.Barba di Giove (Drosanthemum hispidum L.)

Barba di Giove

Dal portamento strisciante o ricadente, presenta un apparato radicale molto robusto da cui si sviluppano steli carnosi e piuttosto coriacei, ricoperti da piccole foglie cilindriche, color grigio-verde e ricoperte da una leggera peluria.
Durante il periodo della fioritura, produce numerosissimi fiori molto simili alla margherita. La peculiarità sta nel fatto che i loro petali presentano due tonalità di colore: rosa o lilla sulla punta e bianchi al centro.
Simbolicamente descrive metaforicamente il concepimento e lo sviluppo dell'embrione umano visti come una germinazione.

12. Platano (Platanus orientalis L.)

Platano

La pianta è a foglia caduca, con tronco ricoperto da scorza chiara che si stacca a placche. Le fruttescenze sono globose e pendule che a maturità si disarticolano in tanti acheni disseminati dal vento.
Albero consacrato ad Elena, figlia di Zeus e Leda, le cui foglie, ampie e frastagliate in cinque lobi appuntiti, assomigliano ad una mano aperta e questa somiglianza, lo rese sacro alla dea Grande Madre, che a Creta viene rappresentata con statuette con le cinque dita della mano aperta nell'atto di
benedire.
Nella Bibbia il platano è elevato ad immagine di grandezza e di bellezza ed i suoi rami sono paragonati all'esteso comando dei re ed è simbolo di sapienza (Siracide 24, 1-14).

13. Lapacho Rosa [Tabebuia rosea)

Lapacho rosa

Albero da fiore caduciforme, provvisto di un apparato radicale robusto e profondo che lo ancora saldamente al terreno.
La parte aerea è formata da un tronco eretto con legno duro, compatto e rivestito di una corteccia di colore grigio scuro.
Le foglie compaiono dopo la fioritura e sono coriacee e composte pennate e le foglioline sono intere e ellittiche con margini seghettati, con picciolo tomentoso e di colore marrone chiaro.
I suoi fiori sono a forma di campana ed il frutto è una capsula lineare lunga circa 30 centimetri che contiene circa 10 semi alati.
È l'albero nazionale di El Salvador, dove è chiamato "Maquilishuat"

14. Ippocastano (Aesculus hippocastanum L.)

Ippocastano

L'albero è elegante ed imponente con chioma espansa e molto fitta, di aspetto tondeggiante o piramidale per i rami inferiori orizzontali.
Il tronco eretto, forma il palco principale ad una certa distanza dal suolo.
Le foglie sono decidue composte palmato settate di circa 25 cm di lunghezza e sono costituite da 5-7 lamine fogliari o ovate con apice acuminato a base stretta.
Il frutto è costituito da una capsula ovale o tonda con epicarpo cuoioso ed aculeato, in cui sono presenti 1-3 semi chiamati castagne.
Simboleggia l'amore eterno, duraturo e reso forte dall'onestà e dalla sincerità; le sue fronde, cosi maestose, donano un senso di
protezione.
L'ippocastano è uno dei fiori di Bach.

15. Lagerstroemia A Cespuglio (Lagerstrcemia indica L.

Lagerstroemia

Caducifoglia, con chioma conico-globosa, regolare e compatta, con corteccia chiara. Le foglie ellittiche, opposte, coriacee, con margine intero. I fiori sono riuniti in grande numero a formare infiorescenze a pannocchia, sui rami terminali.
Questa pianta viene comunemente associata all'eternità e all'immortalità per il suo fusto ed i rami solitamente lunghi suggeriscono elevazione spirituale e d'animo.
Il suo legno era molto apprezzato dagli scultori dell'antica Grecia che lo utilizzavano per le statue a tema sacro e divino.

Lantana (Lantana sellowiana)

Lantana

Caratterizzato da portamento tappezzante, con i rami che si allargano orizzontalmente sul terreno.
Le foglie sono piccole, ovate, leggermente tomentose, verde medio. I fiori, che si aprono in continuazione durante l'estate, di vari colori, molto numerosi, formano un tappeto colorato al suolo.
La lantana esprime simbolicamente la capacità di sorprendere e augura l'arrivo di sorprese positive e inaspettate.

16.Trachicarpus (Trachicarpus fortunei W.)

Trachycarpus

La pianta ha fusto eretto, tozzo, fibroso e rivestito dai residui angolosi delle guaine fogliari.
Le poste sono poste nella parte terminale del fusto a formare un cappello globoso. La pianta è sempreverde a foglie persistenti con lamina coriacea, palmata a forma di ventaglio.
La foglia, divisa in segmenti lineari, ha un colore verde scuro nella pagina superiore con sfumature grigiastre e glauche in
quella inferiore.
Gli antichi usavano piantare due piante di Trachycarpus fortunei sempre molto vicine tra loro come simbolo "d'amore eterno".

17. Gelso Ornamentale (Morus alba 'Fruitless)

Gelso ornamentale

È un gelso a foglia caduca, con fiori raggruppati in infiorescenze sotto forma di spighe molto fitte, che ha il pregio di non produrre il frutto, la mora, e quindi di evitare la loro caduta che crei problemi di pulizia.
Chioma ovoidale, irregolare e fitta, tronco eretto e corteccia grigio-brunastra.
Foglie da ovate a cordate, talvolta lobate, lunghe fino a 20 cm, di colore verde vivo lucido, virano al giallo in autunno.
Non esiste un albero più paziente e saggio del gelso, Plinio il vecchio lo definisce 'sapientissima arborum". il più saggio degli alberi perché con pazienza attende che siano scongiurate anche le gelate più tardive per emettere il fogliame.
Siccome il gelso è l'ultima caducifoglia a vegetare, per i Greci è una pianta consacrata al dio Pan, simbolo di intelligenza e passione.
Nella Bibbia il gelso è citato una sola volta sia nell'Antico Testamento (1 Maccabei 6,34] che nel Nuovo Testamento (Luca 17.6).

18. Bagolaro (Celtis australis L.)

Bagolaro

Pianta a foglia caduca, con tronco diritto, chiaro e corteccia grigia che si fessura negli esemplari più vecchi.
Le foglie sono semplici, bifacciali, di forma ellittica ed apice appuntito, con presenza di peluria nella pagina inferiore.
I fiori sono di piccole dimensioni, il frutto è costituito da una drupa verdastra che diventa scura a maturazione.
Il bagolaro, per il suo potente apparato radicale, viene chiamato anche spaccasassi, perché riesce a crescere bene anche in terreni calcarei e
particolarmente rocciosi.
Il nome bagolaro deriva dal veneto antico "bagola" ossia bacca, in passato le famiglie meno abbienti utilizzavano i duri noccioli di questi frutti per farne dei rosari.
L'albero è visto come carico di simboli positivi che si riflettono di forze vitali.

 19. Albero di Orchidea (Bauhinia blakeanal)

Albero di orchidea

Piante caducifoglia con fiori molto simili, per forma e colori, all'orchidea originale.
I fusti sono molto massicci, i rami moderatamente spinosi con la loro particolare disposizione rendono la chioma arrotondata ed il legno di cui sono composti è molto duro.
La foglia a doppio lobo ha una forma simile a un cuore o a una farfalla, o all'impronta di un cammello, da cui il nome comune piede di cammello, con una profonda fessura che divide l'apice. A Hong Kong la foglia è conosciuta come la "Toglia intelligente" ed è considerata un simbolo di saggezza.
Alcune persone usano le foglie per creare segnalibri nella speranza che portino loro fortuna nei loro studi.
I fiori si sviluppano in infiorescenze a grappolo, essi sono di colori spettacolari ed appariscenti, tali infiorescenze sono composte da petali in numero di cinque, di cui il superiore ha dimensioni maggiori e in molte specie hanno una vila di un solo giorno.
Il fiore è un emblema ulficiale della flora di Hong Kong ed è presente sulla bandiera dello Stato e sul retro della bandiera della città.

20. Albero del corallo (Erythrina crista-galli L.)

Albero del corallo

È un albero a foglia caduca, normalmente di piccole dimensioni, il cui tronco legnoso, dal naturale portamento globoso-espanso, è provvisto di rami irregolari.
I fiori, solitamente rossi sono ricchi di nettare e, per questo, sono molto amati dagli insetti impollinatori, in particolare api e bombi. Essi, a forma di farfalla, costituiscono la peculiarità di questa pianta per via del colore che varia dal rosso scarlatto al rosso scuro. Sono riuniti in infiorescenze a grappoli all'estremità dei rami con 20-40 fiori. Il petalo più grande e più alto di ogni fiore, viene chiamato stendardo ed è ricurvo verso l'alto quando i fiori sono completamente aperti.
I frutti sono dei baccelli che al loro interno racchiudono i semi. I semi, rosso-marroni, sono di forma cilindrica e sono sistemati irregolarmente all'interno del baccello.
Le foglie sono a forma ellittica ed appuntite di colore verde brillante, sono costituite da tre foglioline con un lungo picciolo.
Per la loro bellezza e particolarità, i suoi fiori sono stati scelti come simbolo nazionale dell'Argentina e dell'Uruguay. 

21. Tiglio (Tilia europaea L.)

Tiglio

Tipica pianta ornamentale, per la bellezza del fogliame, l'eleganza della chioma e per la persistente, intensa e profumatissima fioritura.
È a foglia caduca con tronco diritto e regolare, da cui si dipartono branche primarie corte con sviluppo tendenzialmente orizzontale, mentre i rami secondari si sviluppano verticalmente.
La corteccia tende a fessurarsi longitudinalmente ed il suo colore varia dal grigio al bruno scuro.
Le foglie sono semplici bifacciali, cuoriformi con margini seghettati. Le infiorescenze sono pendenti e ramificate costituite da due a cinque fiori di colore giallo che diffondono una inconfondibile e piacevole fragranza.
Un mito greco racconta che la Ninfa Filira, figlia di Oceano, ebbe un figlio illegittimo da Crono, che scoperto dalla moglie Rea, si trasformò in uno stallone che si allontano a galoppo, Il neonato Chirone era un mostro centauro e Filira, spaventata da un simile essere, chiese al padre che gli togliesse la vita ma questi la trasformò in una pianta di tiglio che da allora porta il suo nome (in greco la filira è il tiglio).
I Greci crearono il mito di Filira perché questa pianta ha sempre evocato con il suo aspetto e profumo, la femminilità, infatti essi la consideravano sacra ad Afrodite.

22. Pioppo bianco (Populus alba L.)

Pioppo bianco

Caducifoglia, con chioma piuttosto globosa costituita da rami con andamento verticale ed orizzontale, tronco regolare, corteccia chiara che rimane per lungo tempo liscia e punteggiata da piccole lenticelle suberose a forma di rombo; invecchiando diviene più scura e solcata longitudinalmente dalla base dell'albero e progressivamente diventa ruvida e molto scura.
Foglia semplice, con marcata eterofillia con lamina delle foglie sia a forma tondeggiante ovalizzata che di ellisse lunga con margine sinuoso con piccoli lobi appena accennati, di colore verde intenso nella pagina superiore e biancastra e tomentosa in quella inferiore.
Nella mitologia classica è riferito al mito di Eracle che uscendo dagli Inferi alla conclusione della dodicesima fatica, intrecciò una corona con le foglie del pioppo piantato da Ade presso la fonte Mnemosine. A contato con l'aria la parte superiore delle foglie restò nera perché questo è il colore dell'Oltretomba, ma la parte che aderiva alla fronte di Eracle, fu tinta in bianco-argento dal sudore dell'Eroe.

23. Fitolacca (Phytolacca didica L.)

Phytolacca

La pianta è una specie arborea che può raggiungere notevoli metri di altezza, con un tronco molto allargato alla base, dove presenta emergenze radicali che sviluppano facilmente turioni; la scorza è liscia o poco rugosa e di colore grigio chiaro. Dato che il suo legno è piuttosto morbido e spugnoso, tanto da poter essere tagliato con un coltello, questa pianta viene spesso utilizzata nell'arte del bonsai, poiché è facilmente manipolata per creare l'effetto desiderato.
Le foglie sono di forma ovale o ellittica, glabre, lucide, cuoiose e di colore verde scuro.
La pianta è dioica e quindi fiori maschili e femminili sono portati su esemplari differenti.
I fiori sono in racemi peduncolati, spesso penduli; di cui quelli maschili presentano il calice bianco-verdastro e fino a 30 stami; quelli femminili hanno un calice verdognolo, più grande e un vistoso ovario a spicchi.
I frutti, dall'aspetto caratteristico, sono piccoli grappoli di bacche nere. La sua chioma è abbastanza distinguibile da lontano per la larghezza e offre protezione e riparo dal sole e dalla pioggia.

24. Albero dei rosari (Melia Azedarach l.)

Albero dei rosari

Pianta ornamentale e di interesse paesaggistico, con chioma ampia, espansa, tondeggiante ed irregolare.
Il tronco diritto, si ramifica nella parti medio-alte, con corteccia verdastra con sfumature brunastre o rosacee, ruvida e si sfalda a piccole placche negli
esemplari adulti. Le foglie caduche di tipo composto bipennato o pennato con lamine fogliari a forma ellitico-lanceolata, hanno apice acuto e margine dentato.
I fiori di colore violetto con sfumature biancastre sono riuniti in pannocchie.
I frutti sono rappresentati da piccole drupe tondeggianti, giallo-ocra, abbastanza persistenti sui rami anche quando cadono le foglie, i semi di forma tondeggiante.
In passato il nocciolo dei frutti, duro e sferico, è stato largamente utilizzato nella realizzazione di rosari, prima dell'avvento delle materie plastiche.

25. Cipresso (Cupressus sempervirens L)

Cipresso

Tra i suoi rami ospita tanti uccelli che trovano riparo, frescura e, soprattutto, nidificano.
Il legno è molto resinoso, difficilmente attaccabile da parassiti di varia natura e per tale motivo, le bare dei Papi sono realizzate dal legno di questo albero.
Per lo stesso motivo, in tutto il Salento, un tempo, era utilizzato per realizzare i mobili ("le cascie") in cui veniva conservato il corredo per le figlie ("la dote").
Con la loro severa eleganza, arricchiscono viali, parchi e giardini, dell'Italia del nord centrale, in particolare in Toscana ed Umbria ma il suo tipico portamento, porta a considerarlo un albero propiziatorio di fertilità, se viene considerata la forma fallica o un albero cimiteriale, se viene considerata la tipicità del suo assurgere verso Alto.
Ovidio nelle Metamorfosi racconta che il giovane Ciparisso, in un torrido pomeriggio d'estate, mentre giocava con un giavellotto acuminato trafisse, per errore, il grande cervo dalle corna d'oro con il quale viveva in compagnia; per il dolore decise di morire chiedendo agli Dei il privilegio di poter mostrare un lutto eterno e fu trasformato in albero, che porta il suo nome.
Per l'elevato tasso di tannini, i Romani ottenevano un olio aromatico con il quale preparavano profumi e nella mitologia classica, del legno incorruttibile di cipresso era la freccia di Fros, la mazza di Ercole e lo scettro di Giove.
Nella Bibbia è simbolo di Gioia e Giubilo ilsaia 55, 12-13| e Sapienza (Siracide 24, 1-13].

26. Pioppo cipressino (Populus nigra L.)

Pioppo cipressino

Ha portamento colonnare e fastigiato con rametti eretti, molto addossati al tronco e molto ravvicinati che si dipartono fin dalla base.
Viene molto impiegato a scopo ornamentale, in genere si utilizzano piante maschili che non producono infruttescenze con i fastidiosi "piumini".
Le foglie di colore intenso nella pagina superiore ed opacizzate in quella inferiore, si inseriscono sui rametti con un lungo picciolo, sono di forma ovato-triangolare, penninervie, con apice fogliare appuntito e margine seghettato.
Secondo i miti greci è il simbolo del confine fra la terra e il regno degli inferi, proprio per questo motivo, quest'albero rappresenta, nel calendario celtico, l'equinozio d'autunno ed uno dei segni dello zodiaco. I nati sotto questo segno, tenderebbero a manifestare un profondo pessimismo.
Molte sono le tradizioni e le leggende legate al particolare comportamento delle foglie di pioppo quando vengono mosse dal vento. Il motivo di ciò lo si può trovare provando ad osservare e udire le foglie di questo straordinario
albero "ballare" nel vento.

27. Ginkgo (Ginkgo biloba L.)

Ginkgo

La pianta è una conifera ma con l'aspetto di un grande, bello e maestoso albero a foglia caduca.
Ha foglie piuttosto piccole dalla curiosa forma a ventaglio lobato con incisioni più o meno profonde nella parte mediana e nervature parallelinervie, con margine irregolare e a volte ondulato, il loro colore è verde brillante che cambia in giallo oro durante l'autunno.
Esso cresce rapidamente ed è eretto da giovane, mentre da adulto forma col tempo una grande chioma imponente che può arrivare a notevoli altezze,
È una delle piante più resistenti allo smog ed è praticamente immune da malattie.
È coltivato da sempre nei giardini dei templi e dei luoghi di culto orientali, esso è venerato come "albero sacro" perché si riteneva proteggesse dai cattivi spiriti e perché rappresentava il simbolo della coincidenza tra gli opposti e dell'immutabilità delle cose.

28. Pino da frutto (Pinus pinea L.)

Pino da frutto

La pianta a foglie persistenti, aghiformi rigidi e appuntiti, lunghi circa 10-15 cm, è un pino "bino" con aghi riuniti in gruppi di due inseriti direttamente sui rametti.
Ha fusto eretto con tipica chioma espansa ad ombrello con palchi e ramificazioni laterali solo nelle parti medio-alte.
La corteccia di colore brunastro-rossiccio con sfumature grigiastre, presenta profonde solcature ed incisioni longitudinali.
L'apparato radicale è molto superficiale.
Le pigne, di forma globosa e larga con apice arrotondato, contengono i semi (pinolil che sono chiusi in dei gusci legnosi. Esse se aperte evocano i simboli della fecondità e della fertilita, se chiuse quello della castità.
Nella Grecia antica, questo albero era sacro anche per Dioniso infatti la resina di questa pianta si pensava servisse proprio alla conservazione e al miglioramento del vino. Da qui il collegamento tra la Vite e il Pino e tra il Pino e Dioniso.
Sebbene il pino fosse comune nella Terra d'Israele ai tempi antichi, è menzionato nella Bibbia soltanto una volta (Isaia 44,13-14).