Uscita San Nicola - Via S. Nicola

Ultima modifica 17 giugno 2020

Già alla fine del Settecento erano stati aperti varchi nelle mura, e uno dei primi fu appunto quello chiamato luoco si dice San Nicola, il quale metteva in comunicazione Lo Raho e i campi posti verso Matino con il paese. La realizzazione della porta risultò necessaria a causa della difficoltà incontrata dai paesani nel recarsi nei campi posti a sud dell’abitato e, in modo particolare, quando scoppiavano degli acquazzoni improvvisi e i contadini avevano bisogno di rientrare presto al riparo all’interno delle mura.

La porta San Nicola, al fianco della porta di Gallipoli e della porta di Lecce (posta a nord), era una delle porte appartenenti alla cinta muraria che permettevano l’accesso al paese. Oltre a queste, si ritiene esistesse anche la “porta falsa”, così detta perché veniva centinata come le altre, ma aveva un’apertura più piccola, adatta solo al passaggio delle persone e non dei mezzi pesanti. Qualcuno ritiene che la “porta falsa” fosse posizionata ad est, affacciandosi sulla collina in direzione di Otranto, ma secondo altre ipotesi si ritiene che tale porta potesse essere lo sbocco dell’attuale S. Nicola in quanto i contadini attraversavano la porta per recarsi nella zona del Raho.

Le mura hanno subito molte modifiche nel corso del tempo: nel basso Medioevo da parte degli Angioini, nel Cinquecento ci fu la sistemazione da parte di Pirro Castriota e nel XVIII secolo, in seguito al terremoto del 20 febbraio 1743, subirono un intervento radicale di parziale abbattimento che venne poi completato nel XIX secolo.

(“Vecchie Mura” articolo di Carmine Ria in “Parabita. Un jardin…y es una bella joya”, PRO LOCO – UNPLI “NOTAIO G. VINCI”. Edizione 2009)