Palazzo Montuori - Piazza Anime

Ultima modifica 17 giugno 2020

Le case originarie di questo palazzo, posto nel “luogo detto la croce dell’Osanna”, sul finire del Seicento erano proprietà di Rosa Pisanello che sposò Angelo Gualtieri di Muro. Furono vendute al dottor Nicolò Antonio Papadia di Castrignano dei Greci. Nelle vicinanze del palazzo esisteva la chiesetta di Don Antonio Piccolo (da Padova). Successivamente il palazzo passò alla facoltosa famiglia Marzo, tanto che la strada fu denominata Dei Marzi. Nell’Ottocento la proprietà del palazzo passò a Saverio Strajano e alla figlia Leonarda che sposò Luigi Montuori. Egli, acquistato un cortile di proprietà del Paneperso, rifece ex novo l’intero palazzo. Alienato nel 1968 dall’avvocato Giuseppe Montuori a Gemma e Maria Vinci, oggi è abitato dall’avvocato Paolo Vinci, loro nipote.

Riferimenti bibliografici
O. Seclì, Parabita nel '700-Dinamiche storiche di un secolo, Edizioni "Il Laboratorio", Parabita, 2002