Palazzo d'Alfonso (Castriota-Ferrari-Montuori-Lillo-Fai)

Ultima modifica 14 novembre 2019

Fatto costruire da Alfonso Granai-Castriota, marchese d'Atripalda, il palazzo fu dato in dote al nipote don Pirro Granai-Castriota (i probabili volti dei due personaggi sono raffigurati negli estradossi del portale). Fu comprato dai Ferrari, unitamente al feudo,, nel 1691: Nel 1788, durante la stesura del catasto, risulta inabitato e sappiamo che serviva " (....) per uso di magazeni luogo detto la Piazza (...)". Pervenuto alla famiglia Montuori, vi abitò nell'Ottocento Filippo Montuori che, non avendo avuto figli ed essendogli morto a soli 23 anni il nipote prediletto Rosario Montuori allevato in famliglia, lo lasciò in eredità a Felice Lillo, nipote della moglie donna Livia Lillo. Costui avendo sposato Realina Tanza di Galatina e non avendo avuto figli, lasciò erede del palazzo la moglie; da lei pervenne ai nipoti, i Tanza di Galatina, dai quali è stato venduto alla famiglia Fai.Oggi, dopo aver elegantemente restaurato il palazzo, vi abita il dott. Dario Fai.

Testo e foto sono tratti dal libro "Parabita nel '700" di O.Seclì. Ed.: Il Laboratorio-Parabita